Nuova Riveduta:

Genesi 27:7

"Portami un po' di selvaggina e fammi una pietanza saporita perché io la mangi e ti benedica davanti al SIGNORE, prima che io muoia".

C.E.I.:

Genesi 27:7

Portami la selvaggina e preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte.

Nuova Diodati:

Genesi 27:7

"Portami della selvaggina e preparami una pietanza saporita, perché io ne mangi e ti benedica alla presenza dell'Eterno, prima che io muoia".

Riveduta 2020:

Genesi 27:7

Portami un po' di cacciagione e fammi una pietanza saporita perché io la mangi e ti benedica davanti all'Eterno, prima che io muoia.

La Parola è Vita:

Genesi 27:7

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 27:7

Portami un po' di caccia e fammi una pietanza saporita perch'io la mangi e ti benedica nel cospetto dell'Eterno, prima ch'io muoia.

Ricciotti:

Genesi 27:7

Portami della tua caccia, e fammene una pietanza, ch'io ne mangi, e ti benedica innanzi al Signore, prima di morire. -

Tintori:

Genesi 27:7

Portami della tua cacciagione, e fammi una pietanza, affinchè io la mangi, e ti benedica dinanzi al Signore prima di morire.

Martini:

Genesi 27:7

Portami della tua cacciagione, e fammi una pietanza, perché io la mangi, e ti benedica dinanzi al Signore prima di morire:

Diodati:

Genesi 27:7

Portami della cacciagione, ed apparecchiami alcun mangiare saporito, acciocchè io ne mangi; ed io ti benedirò nel cospetto del Signore, avanti che io muoia.

Commentario abbreviato:

Genesi 27:7

6 Versetti 6-17

Rebecca sapeva che la benedizione era destinata a Giacobbe e si aspettava che la ricevesse, ma fece un torto ad Isacco imbrogliandolo, inducendolo pure a diventare cattivo. Mise pure un ostacolo sulla strada di Esaù e gli diede un pretesto per odiare Giacobbe e la religione. Tutto da biasimare! Si tratta di una di quelle misure sbagliate che spesso si prendono lontani dalla promessa divina, come se, alla fine, si potessero giustificare o scusare i mezzi sbagliati usati. Molti agiscono malamente seppure con l'idea di essere utili nel promuovere la causa di Cristo. La risposta a tali cose è quella con la quale Dio si rivolse ad Abraamo: "Sono l'Iddio Onnipotente: cammina davanti a me e sii perfetto". Fu un discorso molto avventato quello di Rebecca: "Su di me sia la tua maledizione, figlio mio". Cristo ha preso su di sé la maledizione della legge per tutti coloro che prendono su di essi il giogo del comando, quello del vangelo. Ma è troppo audace affermare per chiunque: "Su di me sia la tua maledizione".

Riferimenti incrociati:

Genesi 27:7

De 33:1; Gios 6:26; 1Sa 24:19

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